L’Inverno sta arrivando e tra accensioni dei termosifoni ritardate di 15 giorni, prezzi dell’energia che volano alle stelle, scarsa disponibilità di gas e costi delle bollette che di conseguenza si impennano, l’arrivo del Grande Freddo potrebbe crearvi non pochi grattacapi.
Nonostante una situazione geopolitica bollente, il rischio di patire il freddo della stagione invernale è più che concreto. E allora, come ci si può orientare nella nuova galassia del riscaldamento domestico, senza subire un salasso?
Sono tante le soluzioni a disposizione per integrare il proprio riscaldamento senza spendere un capitale. Anzi, provando a contenere i consumi e i conseguenti costi senza rinunciare a quel tepore che rende il soggiorno in casa una coccola.
Ecco un piccolo vademecum che potrà esservi utile per affrontare con successo il Generale Inverno ormai alle porte.
Integrare il proprio sistema di riscaldamento domestico, riducendo i consumi di gas e ottenendo risultati soddisfacenti, con un occhio al portafoglio e uno all’ambiente, oggi è possibile. Basta affidarsi a generatori di aria calda, radiatori ad acqua o ad olio, alle classiche stufe elettriche o ai più performanti termoconvettori e termoventilatori di ultima generazione. Avere una temperatura domestica confortevole durante i lunghi mesi freddi, non vuol dire necessariamente affidarsi solo ed esclusivamente al gas naturale o alla legna, al pellet e al GPL che, pur essendo alternative valide, richiedono comunque una canna fumaria con il relativo impatto sull’ambiente.
Se hai necessità di riscaldare piccoli ambienti, il riscaldamento elettrico è una delle alternative più efficaci. Il costo di una stufa elettrica, di un termoconvettore o di un termoventilatore è molto contenuto. Come lo sono le spese di manutenzione ordinarie e straordinarie. I termoventilatori ad esempio hanno dimensioni ridotte e sono ideali per riscaldare ambienti fino a 30 metri quadrati. I radiatori elettrici che sfruttano la resistenza per scaldare un fluido (acqua oppure olio) contenuto nel dispositivo hanno un costo leggermente maggiore ma riescono a riscaldare anche volumi più grandi. Infine, i termoconvettori elettrici a basso consumo trasformano l’aria fredda aspirata in aria calda attraverso la resistenza elettrica che si trova al loro interno e rappresentano la soluzione ideale per chi non può o non vuole installare un ulteriore sistema di riscaldamento collegato alla caldaia o non ha lo spazio sufficiente per stoccare legna o pellet. Inoltre, il vantaggio maggiore offerto da un convettore elettrico sta nella possibilità di poter regolare la potenza attraverso manopole o display digitali e, una volta raggiunta la temperatura desiderata, si stabilizza diminuendo la potenza e garantendo in questo modo anche un considerevole risparmio energetico.
IL FASCINO DELLA FIAMMA
L’impareggiabile fascino del focolare domestico, il vantaggio economico e la versatilità. Sono tre delle principali caratteristiche delle stufe che riscaldano gli ambienti generando una fiamma viva.
In questo caso, la scelta della stufa più adatta, di solito, è determinata da due fattori: Quanti metri quadrati devi riscaldare e quale funzione deve svolgere la stufa all’interno di quell’ambiente. Una soluzione per i grandi ambienti, con un occhio di riguardo anche al design, sono senza dubbio le stufe a legna o pellet, oggi progettate come veri e propri complementi d’arredo che possono dare un tocco di magia al tuo salone. Le stufe come queste assolvono al ruolo di veri e propri focolari domestici in cui la fiamma la fa da padrona rendendo gli ambienti più caldi sotto ogni punto di vista. Curate nel design, poco rumorose e molto efficienti, possono essere utilizzate sia per integrare il proprio sistema di riscaldamento sia per sostituirlo tout court.
La stufa a legna è probabilmente la più iconica. Con il suo stile classico ma con modelli che ormai strizzano l’occhio alla modernità, sfrutta un combustibile naturale di facile reperibilità e dal costo contenuto come la legna e grazie a rivestimenti come la ghisa e il mattone refrattario accumula il calore per poi sprigionarlo gradualmente nell’ambiente, permettendoti un risparmio sul combustibile e garantendoti un’autonomia maggiore di calore. Inoltre, la manutenzione è davvero minima. Basta ricordarsi di svuotare il cassetto della cenere di tanto in tanto e mettere in preventivo una pulizia dei tubi e della canna fumaria prima dell’arrivo dell’inverno.
La stufa a pellet, sorella evoluta di quella a legna, utilizza sicuramente un combustibile più ecologico e pratico che, nonostante i rincari dell’ultimo periodo, rappresenta comunque una valida alternativa per integrare il proprio sistema di riscaldamento. Uno dei vantaggi maggiore di una stufa a pellet è dato dalla sua autonomia e alla facilità di utilizzo. La sua accensione e lo spegnimento sono totalmente programmabili, anche da remoto, e grazie all’utilizzo di un termostato è possibile regolare la temperatura in modo da riscaldare l’ambiente in maniera sempre costante e per tutto il tempo che si desidera.
LE STUFE A COMBUSTIBILE LIQUIDO
Chi non vuole rinunciare al fascino della fiamma ma non ha alcuna intenzione di installare una canna fumaria all’interno del proprio appartamento può orientarsi anche su una stufa a bioetanolo, un’alternativa elegante, moderna e green ai tradizionali camini e alle più impegnative stufe a pellet o a legna. Grazie alle loro forme eleganti e moderne, rappresentano il giusto compromesso per rendere il proprio salone o la propria camera da letto più accoglienti e calde. Il bioetanolo, poi, è un liquido che deriva dalla fermentazione degli amidi e degli zuccheri del mais, delle patate e della canna da zucchero, e per queste ragione è considerato assolutamente pulito.
Un’altra soluzione da prendere in considerazione, soprattutto se si intende riscaldare ambienti di medie dimensioni come il bagno, una stanza non troppo ampia del proprio ufficio o una piccola camera, e lo si vuole fare in tempi molto brevi, è data dalle stufe a combustibile liquido trasportabili. Questi impianti producono calore mediante la combustione di un idrocarburo liquido raffinato derivato del petrolio come, ad esempio, il cherosene. Sono dotate di un serbatoio e di un bruciatore a doppia camera di combustione, mentre i modelli più moderni utilizzano un sensore di combustione per l’anidride carbonica e un apposito sistema di ventilazione. La stufa a combustibile liquido, per funzionare, richiede l’utilizzo dell’energia elettrica, ma non ha bisogno della canna fumaria, può essere facilmente trasportabile in ogni ambiente e la manutenzione, poi, è davvero irrisoria.
Adesso che hai tutti gli elementi per orientarti al meglio tra le varie alternative per integrare il tuo riscaldamento domestico, scegli la soluzione che più si adatta alle tue esigenze.